BELLEI GAETANO

Modena, 1857 – 1922

Gaetano Bellei nasce a Modena, il 22 gennaio 1857, figlio di Lorenzo e Vienna Molinari. Nel primo lustro degli anni settanta frequenta con profitto i corsi di Disegno di Antonio Simonazzi, di scenografia di Ferdinando Manzini e di Mitologia e storia di Ferdinando Asioli, presso l’Accademia di Belle Arti di Modena, allora diretta da Adeodato Malatesta.
Nel 1876, sotto lo pseudonimo “Enea”, (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1876, b. 863, Eredità Poletti), con la tela Francesco Francia che nella sua bottega ammira per la prima volta la Santa Cecilia di Raffaello (Modena, Museo Civico d’Arte), si aggiudica il primo premio del Pensionato Poletti. Ha così modo di studiare a Roma, tra 1877 e 1880, presso l’Accademia di San Luca, sotto la direzione di Francesco Podesti, e di frequentare l’Accademia Spagnola e l’Accademia Francese per il perfezionamento dello studio del Nudo. Da Roma spedisce a Modena i tre saggi statutari: Erodiade (copia da Guido Reni) nel 1877 (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1877, b. 883, Eredità Poletti), L’Annunciazione di Maria Vergine (Modena, Museo Civico d’Arte) nel 1880, pesantemente criticato (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1880, b. 948, Eredità Poletti), Resfa nel 1881, duramente stroncato da tutta la commissione (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1881, b. 968, Eredità Poletti). Con il 1881 si conclude per Bellei l’esperienza del Pensionato Poletti (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1884, b. 10, Eredità Poletti).
Nel secondo lustro degli anni settanta partecipa a due edizioni della Triennale della Società di Incoraggiamento di Modena: nel 1876 e nel 1879, quando il suo dipinto ad olio Affetti di una novizia viene acquistato per cento lire da Giacomo Sacerdoti. Dai primi anni ottanta è incaricato, insieme ad altri artisti modenesi, delle stampe di riproduzione della R. Galleria Estense di Adolfo Venturi e nel 1882, assolti gli obblighi di leva, si trasferisce a Firenze dove stringe legami professionali con gli antiquari Bredling e Strange che consigliano Bellei di dedicarsi, per il mercato, prevalentemente a soggetti “di genere”, sulla falsariga delle opere del conterraneo Eugenio Zampighi o del reggiano Gaetano Chierici. Il sodalizio con gli antiquari inglesi è proficuo e permette di diffondere nel circuito internazionale le opere “di genere” di Bellei, come Briscola in convento, Girotondo, Primi passi, L’Addio e La Benvenuta (Raccolta Assicoop Modena – Unipol) esposta alla Royal Academy di Londra nel 1882. Tra 1882 e 1893 risiede stabilmente a Firenze, dove sposa Ismene Miniati dalla quale avrà i figli Jole e Lorenzo. Al periodo fiorentino risalgono Rose di maggio, Nel coro di Santa Maria Novella, Alla finestra. Nel 1888 “L’Illustrazione Italiana” pubblica il dipinto Che freddo! arrivato sul mercato statunitense. Nel 1894 ritorna con la famiglia a Modena e viene nominato socio onorario del Regio Istituto di Belle Arti; poco dopo, in occasione della morte di Muzzioli, organizza insieme ad altri artisti modenesi la commemorazione funebre dello stimato maestro. Espone a Liegi nel 1895 e, l’anno successivo, alla Triennale di Modena, dove ottiene un premio pecuniario. Dal 1896 inizia la collaborazione didattica ed espositiva con il Regio Istituto di Belle Arti, prima come accademico residente di pittura, poi come docente alla Scuola libera del Nudo e, dal 1911, come professore aggiunto di pittura a fianco di Camillo Verno. Dal 1899 inizia a far parte della commissione giudicatrice del Pensionato Poletti (Archivio Storico Comune di Modena, Atti Amministrativi, 1899, b. 336, Eredità Poletti). Bellei a più riprese si cimenta anche con soggetti religiosi: nel 1898 partecipa alla Mostra d’Arte Sacra di Torino, nel 1906 la Madonna del Muricciolo è premiata alla Mostra Internazionale di Milano, l’anno seguente il maestro presenta la Madonna con Bambino alla Mostra degli Artisti Italiani di Firenze e, nel 1908, il Cristo deposto è premiato alla Mostra d’Arte Sacra di Venezia; un decennio più tardi realizza il San Giuseppe con Gesù Bambino per la chiesa parrocchiale di Rolo. Dagli ultimi anni del secolo in avanti le esposizioni a cui Bellei prende parte si susseguono in modo incalzante: Esposizione di Parigi del 1899, Triennali della Società di Incoraggiamento di Modena del 1901, 1912 e 1915, Esposizione Universale di Liegi del 1905, in cui viene presentato il fortunato dittico Ride bene…chi ride ultimo, Mostra di Santiago del Cile del 1910, solo per citare le più significative. Nel 1911, all’Esposizione di Roma del cinquantenario dell’Unità d’Italia, riproduce insieme ad altri artisti modenesi la Sala del Fuoco del Palazzo Comunale, su incarico della Provincia di Modena. Alla metà del secondo decennio del XX secolo risalgono opere con soggetti meno frequentati dal maestro, come il paesaggio o la veduta cittadina; esempi ne sono: Da Ligorzano e Veduta con alberi e muretto (Raccolta Assicoop Modena – Unipol), del 1913, Triganèina, del 1915, o A Serramazzoni, datato 1918.
Del periodo 1916-1921 sono le variazioni sui temi Colpo di vento e Sotto la pioggia. Le opere di genere della Raccolta Assicoop Modena – Unipol portano una più precisa datazione: Ragazze alla porta data 1914, mentre I tre amici sono del 1917. Fin dal ritorno in Modena, dopo il soggiorno fiorentino, il maestro inizia a cimentarsi costantemente con il genere del ritratto; esempi ne sono il ritratto dei Coniugi Palazzi (Modena, Museo Civico d’Arte), dipinto esposto a Torino nel 1898, il ritratto del Signor Tusini del 1908, il ritratto del Dottor Bertani del 1912 e a seguire i ritratti del Senatore Pier Luigi Sandonnini, del Senatore Nicola Fabrizi, della nobildonna Marga Nasi Zuccoli. Risalgono al 1918 i ritratti dell’artista Silvestro Barberini nel suo studio e del poeta Ferruccio Cambi; mentre data 1920 il ritratto della nobildonna Alda Buini Agazzotti al quale è possibile accostare il raffinato dipinto di Ragazza tra le rose (Raccolta Assicoop Modena – Unipol). Gaetano Bellei muore a Modena il 20 marzo 1922.

Riferimenti bibliografici: Bellei – De Giacomi – Rinaldi – Barberini 1894; L’Esposizione Artistica – Industriale… 1896; Zoccoli 1897; Fiumali 1898; All’Esposizione…1911; Coen 1912; Mostra postuma…1922; Martinelli Braglia 1996; Barbolini Ferrari – Garuti 2005, p. 96; Piccinini – Stefani 2007, pp. 6-14.

(Elisa Bellesia, 2008)