Disvetro di Cavezzo (Modena), 1902 – Modena, 1982
Elpidio Bertoli nasce il 12 settembre 1902 a Disvetro di Cavezzo, in provincia di Modena, da Luigi Bertoli, campanaro del paese e artigiano, e Onesta Bonomi. Nei primi anni dieci si trasferisce con la famiglia a Modena dove, all’età di diciannove anni, s’iscrive al Regio Istituto di Belle Arti di Modena. Qui frequenta i corsi di scultura sotto l’insegnamento di Giuseppe Gibellini e quelli di pittura sotto Gaetano Bellei. Si diploma Capo d’arte nel 1923 (Modena, Archivio di Stato, Fondo Istituto d’Arte A.Venturi) b. 179: n. 43, 1920-21; n. 60, 1921-22; n. 56, 1922-23). Dal 1918 al 1924 (e successivamente dal 1933 al 1950) partecipa alle mostre Triennali d’Arte promosse dalla Società d’Incoraggiamento per gli artisti della Provincia di Modena, dove rivela subito le sue doti di pittore preciso ed energico, attento sia al dettaglio sia alla veduta d’insieme, denunciando in maniera chiara le sue fonti d’ispirazione: la grande pittura del Seicento e, in modo particolare, l’opera del Merisi conosciuta a Roma durante il servizio militare. Nel 1926 è invitato a partecipare alla XV Biennale di Venezia dove espone un autoritratto giovanile molto intenso, vicino appunto al modello di Caravaggio. Il tema dell’autoritratto rimarrà sempre caro all’artista, eseguendone in grande numero nel corso degli anni. Questa serie di dipinti costituisce un ottimo strumento d’indagine per seguire i cambiamenti e le evoluzioni dello stile dell’artista. Se infatti i primi ritratti dimostrano una certa affinità (solo esteriore) con la cultura novecentista contemporanea per la lucidità di visione e per il rigore plastico delle figure, nel tempo la pennellata di Bertoli diventa sempre più sciolta e aperta, di stampo neo impressionista. Nonostante queste modificazioni dello stile, rimane tuttavia costante l’interesse da parte dell’artista per la natura. La continua attrazione nei confronti di questa ultima deriva da un sentimento mistico che il pittore dichiara di nutrire nei confronti della creazione. Lo stesso soprannome di Melchisedek, infatti, rimanda al sacerdote biblico mediatore tra Dio e gli uomini.
Bertoli partecipa attivamente alla vita artistica e culturale della sua città interessandosi, oltre che d’arte, anche di musica e di poesia, tanto che nel febbraio del 1928 è nominato direttore della Sezione Artistica del Cenacolo Fascista di Cultura ed Arte. In questa veste, nel febbraio dello stesso anno, inaugura presso la locanda Scuffin (Via Malatesta) una mostra in cui espone diverse opere.
Dal 1928 al 1933 soggiorna a Parigi. Sono anni difficili per il pittore, soprattutto dal lato economico, ma riesce comunque a farsi notare nell’ambiente artistico locale, esponendo nel ’28 in Rue Vavins, nel ’29 a Montparnasse, nel ’30 al Salon d’Automne e nel ’31 alla Galleria Suc in Rue Saintes Péres.
Alla fine del 1933 rientra a Modena. Nella primavera dell’anno successivo inaugura nell’ex sede dell’A.E.D.O. (Via Emilia angolo Via Madonella) una mostra personale e nel 1938 espone presso la sala dell’ex Consiglio comunale.
A cominciare da questi anni si dedica anche all’insegnamento. Dal 1935 al 1936 e dal 1945 al 1955 gli viene affidata la cattedra di Figura alla Scuola serale libera del Nudo, mentre dal 1935 al 1943 quella di Ornato e Decorazione alla Scuola serale di Disegno per artigiani presso l’Istituto d’Arte A. Venturi. Nel 1939 inoltre inaugura corsi serali di disegno nel suo studio-abitazione, situato in una soffitta del Teatro Municipale in Via Fonteraso. Nello stesso anno viene nominato membro onorario del Comitato culturale argentino e dell’Istituto di cultura americana e nel 1941 viene insignito della medaglia d’oro come accademico d’Italia.
Il 21 settembre 1942 inaugura in Largo Garibaldi il suo laboratorio Bottega del Pittore, uno spazio aperto dove allestisce periodicamente piccole mostre personali e dove il pubblico può vedere l’artista lavorare.
Negli anni della guerra, a partire dal ’43, combatte nelle truppe partigiane sino alla liberazione. Terminato il conflitto riprende a dipingere e già nel ’45 partecipa alla Mostra del centenario della Società d’Incoraggiamento e alla Mostra dell’autoritratto organizzata dalla stessa. L’anno successivo istituisce presso i locali della Libera accademia popolare i corsi della libera Scuola di disegno.
Nel 1947 partecipa alla I Mostra del Gruppo neoromantico modenese. Nello stesso tempo espone alla prima mostra organizzata dall’Associazione amici dell’arte presso la Saletta dove più avanti, nel 1950, allestisce una mostra di disegni. Tre anni dopo espone a Palazzo Venezia in Roma nell’ambito del premio Marzotto.
Nel luglio del 1955 Bertoli compie un atto simbolico dai toni spettacolari: dà fuoco in Piazza Grande a Modena a molte tele astratte realizzate da lui stesso nel corso di una sola notte. Tale gesto è compiuto dall’artista in evidente polemica con quella parte dell’arte contemporanea non figurativa lontana dallo spirito neoromantico a lui caro.
Dal 1958 al 1962 si trasferisce a Milano per dirigere la Saletta del ritratto classico. Nella capitale lombarda l’artista modenese lavora moltissimo, anche su commissione, diventando una sorta di ritrattista ufficiale di alcune importanti personalità dell’epoca.
Rientrato a Modena per motivi di salute, continua la sua attività sempre con ritmo febbrile. Nel ’68 tiene una grande mostra con circa duecentocinquanta opere all’Hotel Real Fini. L’artista si fa conoscere anche all’estero, e nel 1975 gli viene dedicata una personale antologica presso le sale dell’Hotel de Paris a Montecarlo.
Non mancano poi i riconoscimenti ufficiali: nel 1966 viene nominato membro onorario dell’Istituto Nazionale delle Arti e delle Lettere e dieci anni più tardi viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere d’Italia.Muore a Modena il 2 settembre 1982.
Riferimenti bibliografici: Cavani 1928; E.P. 1934; L’inaugurazione della Mostra…1934; Disegni di Elpidio Bertoli…1950; Bertoli 1987; Frigieri Leonelli 1987; Barbolini Ferrari 1990; Guandalini 1990; Fuoco 1993; Martinelli Braglia 1997; Raimondi – Zanfi 1999; Roganti 2002.
(Giuseppe Virelli, 2008)