Modena, 1949
Dipinge dall’inizio degli anni settanta dividendosi tra la professione di esperto in comunicazione aziendale e quella di scenografo per il teatro (Otranto di Riccardo Cucciolla) e la televisione.
La pittura di Carnevali si ispira alle fonti del color-field americano (Barnett Newman e Mark Rothko), del New Dada e dell’Informale italiano, soprattutto Afro e Tancredi. Concentra le ricerche sulle qualità espressive del colore che stende a strati abbondanti in grandi campiture. In alcune serie di dipinti (Tavole di Meditazione) una scia di colore sfumato o contrastante esalta le vibrazioni cromatiche della superficie. Ama l’acquerello ma si serve anche di tecniche miste, polimateriche e acrilico a ampi versamenti.
Negli ultimi anni conduce ricerche sulle diverse potenzialità cromatiche dei materiali, lavora con la ceramica, le porcellane, il vetro. Nel 2006 ha eseguito sei grandi mosaici in vetro colorato e spezzato per una mostra itinerante nelle città di Medicina, Molinella e San Pietro in Casale (Erio Carnevali Mosaiko. Sei mosaici per tre città, Medicina, Chiesa del Carmine Molinella, Auditorium San Pietro in Casale, Casa Frabboni, 2006-2007). I mosaici esposti sono stati donati da Coop Reno alle amministrazioni comunali delle tre città. Ha progettato mosaici per spazi pubblici anche a Modena (Atrio del Nuovo Ospedale).
Nel dicembre 2006 ha realizzato il Monumento al Lambrusco (Porta del Lambrusco) che si trova a Modena nella rotatoria tra la via Vignolese e la Tangenziale. Rappresenta un grappolo d’uva composto di 240 chicchi di vetro di Murano per un’altezza complessiva di 12 metri. Illuminato dal basso con quattro luci allo iodio è finito in rame. Nel dicembre 2006 il Consorzio del Lambrusco ha donato il monumento alla città di Modena.
Dalla fine degli anni ottanta espone assiduamente in mostre personali. I critici che hanno scritto di lui sono tra gli altri Luciano Caramel, Paolo Portoghesi, Claudio Spadoni. Ha pubblicato libri d’arte con Paolo Conte (P. Conte, Pittura Preareonautica, Modena, Roberto Gatti Editore, 1998), Giuseppe Pederiali (G. Pederiali, Erio Carnevali e le sue nebbie, Modena, Roberto Gatti Editore, 2003) e Erri de Luca (E. De Luca, Cima di festa, Modena, Roberto Gatti Editore, 2005). Nel 2001 ha progettato e curato la veste grafica di una serie di libri per ragazzi sul tema dei castelli della provincia di Modena (Castello di Carpi, Castello di Formigine, Castello di Sestola, Castello di Montefiorino, Castello di Montecuccolo).
Vive e lavora a Milano, Modena, Cagnes-sur-Mer (Francia) e Santa Monica (Los Angeles).
Riferimenti bibliografici: Segni e frammenti…1988; Portoghesi – Venturoli 1989; Gualdoni 1990; Gualdoni Portoghesi – Carnevali 1990; Portoghesi 1991; Erio Carnevali…1992; Raimondi 1993; Caramel 1995; Caramel 1996; Martinelli Braglia, Ottocento e Novecento a Modena…1997, p. 40; Caramel, Erio Carnevali…1998; Conte 1998; Caramel 1999; Caramel 2001; Martinelli Braglia – Rossi 2001; Martinelli Braglia 2001; Castello di Montecuccolo…2001; Castello di Montefiorino…2001; Castello di Sestola…2001; Caramel 2002; Caramel 2003; Gualdoni 2003; Pederiali 2003; Spadoni – Di Genova 2005; De Luca 2005; Erio Carnevali…2006; Sito internet: www.eriocarnevali.net (consultato nel novembre 2007).
(Elisa Montecchi, 2008)