CAVICCHIOLI FERDINANDO

Modena, 1862 – 1941

Fernando Cavicchioli nasce a Modena il 14 maggio 1862 dai possidenti terrieri Achille e Maria Zapelli. Tra 1878 e 1884 frequenta il Regio Istituto di Belle Arti di Modena, adempiendo dapprima il tirocinio scolastico e, in seconda istanza, iscrivendosi ai corsi speciali di pittura di Adeodato Malatesta e Antonio Simonazzi, nell’ambito dei quali si aggiudica diverse medaglie e menzioni onorevoli. Nel corso dell’ultimo anno di Istituto partecipa all’Esposizione Artistica Triennale di Modena presentando il dipinto A Costantinopoli: l’opera è molto apprezzata dalla critica e dal pubblico, tanto che l’avvocato Pietro Zanfrognini la acquista per 150 lire. All’inizio del 1885 Adeodato Malatesta, allora direttore del Regio Istituto di Belle Arti, accorda a Cavicchioli il permesso per visitare gratuitamente i Musei e le Gallerie del Regno; per questo motivo poco dopo intraprende con Augusto Valli il viaggio in Africa che lo impegnerà per diverso tempo. Rientrato in Modena, nel 1890 partecipa alla VIII-IX Triennale della Società d’Incoraggiamento con il dipinto a olio, Studio dal vero, immediatamente acquistato da Giulia Riva per 100 lire. Le informazioni sull’attività di Cavicchioli dal 1890 in avanti sono scarse e frammentarie anche sulle fonti dirette, coeve all’artista. Presso il Museo Civico di Modena si conserva un penetrante autoritratto datato 1901, mentre dai registri del Regio Istituto di Belle Arti di Modena si evince la sua elezione a socio onorario nel 1903. Dai registri dell’Archivio Storico Comunale si estrae la data del matrimonio con Laudonia Costantini, celebrato il 25 febbraio 1922. Veramente sporadica appare anche la partecipazione a mostre o esposizioni sia locali che nazionali. Nel 1928 partecipa alla Mostra d’Arte e d’Arte Applicata di Vignola con i dipinti a olio Natura morta con sedano, Frutta con cocomero, Natura morta con frutta, Studi di testa e paesaggi. Nel 1930 partecipa alla XXII Esposizione Triennale di Modena, nel corso della quale è premiato nella sezione pittura. Nello stesso anno dona alla Mostra d’Arte di beneficenza della Croce Verde il dipinto a olio Testa di Bambina e, soprattutto, è ammesso alla XVII Biennale di Venezia, nella qual occasione espone Ritratto virile. Probabilmente si tratta di un autoritratto. La pennellata, come in tutta la produzione di Cavicchioli del resto, si presenta ampia e rapida, densa e pastosa; la tavolozza terrosa, accosta nettamente chiari e scuri, restituendo un’idea quasi espressionista di potenza, smorzata solo dalla resa dello sguardo, espressione di un sentimento di disillusione e pessimismo. Probabilmente la partecipazione alla Biennale di Venezia matura dopo anni di frequentazione del circolo di artisti e intellettuali di Savignano sul Panaro, presso casa Vecchiati, dove sono soliti incontrarsi e confrontarsi Giuseppe Graziosi, Giovanni Forghieri, Ivo Soli, Elena Tedeschi Forghieri e Ugo Lucerni. Nel corso degli anni Trenta Cavicchioli si trasferisce con la moglie a Vignola; risale ai primi anni Trenta Autoritratto con Berretta del Museo Civico di Forlì. Nel 1935 partecipa all’Esposizione di Vignola e alla III Mostra Prvinciale del Sindacato Fascista di Belle Arti con i dipinti Autoritratto e Natura morta. Sul finire degli anni Trenta, in seguito alla scomparsa della moglie, si trasferisce nuovamente a Modena, in Corso Adriano 42, dove si spegne poco dopo, alla metà di dicembre del 1941. Alla XXVI Triennale di Modena del 1942 sono esposte opere di Cavicchioli e poco dopo si organizza una mostra personale postuma dell’artista, comprendente non solo opere a olio e disegni, ma anche opere di arte antica e contemporanea di proprietà di Cavicchioli: conclusa la mostra, le opere sono battute all’asta. In almeno altre tre occasioni si segnala la presenza postuma di opere di Cavicchioli: alla Mostra dell’autoritratto dal Cinquecento fino ai giorni nostri del 1945, alla Mostra di Pittori Modenesi del 1953, in occasione della quale è esposto nuovamente un ritratto, e alla Mostra dell’autoritratto dell’artista modenese (dal 1800 a oggi) del 1967, organizzata dal Museo Civico d’Arte di Modena.

Riferimenti bibliografici: Barbieri 2008, p. 75 (con bibliografia); Rivi in Piccinini-Rivi 2001, pp. 11-25, in part. pp. 19-20 (con bibliografia); Stefani in Piccinini-Rivi 2001, pp. 91-117, in partic. pp. 94-95 (con bibliografia); La mostra d’arte… 5-6 giugno 1930; Società d’Incoraggiamento…1931; Modena, Laboratorio di Poesia, Soc. Inc. XXII Triennale, 1930. Elenco note degli artisti; Modena, Laboratorio di Poesia, Soc. Inc. XXII Triennale, 1930. Esposizione; Zanasi, 30 aprile 1942.

(Elisa Bellesia, 2010)