DELLA CASA GIULIANO

Modena, 1942

Giuliano Della Casa è nato a Modena nel 1942. Ha studiato all’Istituto d’Arte Venturi dove fu allievo di Pompeo Vecchiati e, successivamente, all’Accademia di Bologna sotto la guida di Umberto Mastroianni. Pittore, ceramista e curatore di libri d’artista, negli anni sessanta e settanta il suo lavoro si svolge nell’ambito di ricerche concettuali. Esordisce a Modena nel 1966 con una personale presso la Galleria della Sala di Cultura (Sculture e disegni di Giuliano Della Casa, a cura di Renzo Margonari) e nello stesso anno partecipa alla collettiva Nuove Presenze presso la Casa del Mantegna a Mantova. Espone poi a Ferrara, Lubiana e a Sarajevo alla rassegna Duro Dakovic.
Nel 1967 entra a far parte del gruppo della Galleria Alpha di Modena, uno spazio espositivo autogestito da giovani artisti, tra i quali Claudio Parmiggiani, Carlo Cremaschi e Franco Vaccari. Nel frattempo comincia a lavorare con Adriano Spatola, un sodalizio che durerà dai libri per le edizioni Geiger degli anni sessanta e settanta fino alla raccolta postuma La definizione del prezzo del 1992. Inizia così un’intensa collaborazione con poeti e scrittori, specie quelli del Gruppo 63, che lo porta a cimentarsi con la produzione di poesia concreta e a partecipare a numerose collettive di poesia e prosa sperimentale d’avanguardia.
Sempre nel ’67 poi firma con Spatola e Parmiggiani il manifesto della prima edizione di Parole sui muri, la manifestazione di Mario Molinari realizzata per le strade di Fiumalbo.
Nel 1968 lavora con Carlo Cremaschi alla realizzazione del progetto d’installazione ambientale I Filari (Piacenza, Libreria Romagnoli; Modena, Libreria Rinascita). Nello stesso anno espone a Torino, Verona, Ferrara (Km 149.000.000, ancora insieme a Cremaschi) e Palermo (Collettiva di quattro scultori: Carrino, Cremaschi, Della Casa, Magnoni).
Nel 1971 si dedica al progetto Tavoli, esibiti a Milano sempre insieme a Cremaschi alla Galleria Diagramma. Nel frattempo espone a Bologna (Ouverture: Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni, a cura di Adriano Malavasi) e a Firenze.
Nel 1972 realizza l’opera Alfabeto, esempio particolarmente significativo di contaminazione fra scrittura e pittura. Nello stesso anno partecipa, su invito di Renato Barilli e Daniela Palazzoli, alla XXXVI Biennale d’Arte di Venezia nella sezione Il libro come luogo di ricerca.
Da allora mostre su mostre, sia in Italia che all’estero: Ferrara (Misura: Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni, a cura di Adriano Spatola, 1972; 1978), Milano (1972; 1976; 1990), Napoli (1973; 1974; 1986), Roma (1972; 1973), Bologna (Della Casa, a cura di Renato Barilli, 1974; 1977), San Paolo del Brasile (1974), Parma (1976), Tokio (1976), Firenze (1974; 1977; 1978), Torino (1977), Venezia (1977; 1995), Genova (1974; Disegno e Disegni, insieme ad Adriano Spatola, 1979; 1987), Modena (1980; 1981; 1986; 1992; 1995; 1998; 1999; 2000), Sidney (1978), Melbourne (1978), Brescia (1980; 1983), Los Angeles (1980; 1982; 1991; 1996; 1997 2002), Parigi (1981), Ancona (1981; 1988), New York (1982; 1992), Cagli (1985), Mantova (1986; 1989; 2001; 2004), Monza (1987), Pasadena (1994), Forlì (1997); Reggio Emilia (1998), Chicago (1999).
Particolarmente importante la mostra antologica tenutasi a Modena nel 1981 a cura di Fausto Ferri, Oscar Goldoni e Federico Teodoro (introduzione di Luciano Anceschi e testi di Luciano Caruso, Corrado Costa, Giulia Niccolai, Adriano Spatola e Paul Evangelisti), in cui si ripercorreva l’attività dell’artista dal 1967 al 1981 e che contemporaneamente ha segnato il suo definitivo abbandono delle ricerche di stampo concettuale.
A partire dal 1980 Della Casa continua la sua collaborazione con pittori e poeti nel campo dell’editoria artigianale. Da questo contesto nascono i libri a più mani della collana, da lui stessa diretta, Telai del Bernini. Ne sono esempi Cacciatore di mosche con Spatola (1980), Un grammo d’oro (1981), Ora blu (1981), The simple life (1993), e Anima mania (1995), tutti e quattro realizzati con Paul Vangelisti, Le meraviglie dello spirito del senatore no con Paolo Badini (1984), Giardino pensile con Marco Belpoliti (1987), Signore anatre con Sandro Vesce (1989), L’elegia dell’alchimista con Edoardo Sanguineti (1990), Diverrai un angelo con Gian Ruggero Manzoni (1993) e Piccoli dei con Alberto Cappi (1994).
A coronamento di trent’anni di lavoro editoriale, si è tenuta nell’ottobre del 1997 presso la Biblioteca dell’Università di Los Angeles (UCLA) la mostra In forma di libro. I libri di Giuliano Della Casa 1967-1997 a cura di Andra Borsari (edizione modenese del 1998).
Nel 1992 inizia a lavorare con la ceramica in collaborazione con la Bottega Gatti di Faenza: espone a Modena (Giuliano Della Casa: ceramica, 1992, a cura di Enzo Biffi Gentili; Il volo da fermo, Museo Civico d’Arte 2004, a cura di Francesca Piccinini), Faenza (L’apprendista stregone, Circolo degli artisti 1993, con presentazione di Ernst Gombrich), Nonantola (Lodovico Asirelli, Giuliano Della Casa, Silvia Guberti, a cura di N. Raimondi, 1998), Sorano (Pagine di terracotta, Studio Pandora 1995) e Venezia (Pagine di terracotta, Galleria Materia Prima 1995).
Nel 2001 Della Casa illustra i libri di Pellegrino Artusi, esposti a Lecco (2001), Modena (2001, 2002), Toronto (2002) e Los Angeles (2002).

Riferimenti bibliografici: Margonari 1966; Carbone 1968; Celli – Vivaldi 1968; Niccolai Spatola Costa – Vassalli 1971; Spatola 1971; Malavasi 1971; Barilli 1974; Sitta Tiziano Niccolai Spatola Balestrini Caruso 1976; Spatola 1979; Caruso Costa Niccolai – Spatola 1981; Cadalora 1991; Biffi Gentili 1992; Della Casa – Cornia 1995; Borsari 1998; Livarini – Voltolino 2004.

(Giuseppe Virelli, 2008)