GIOVANNINI ETTORE

Modena, 1894 – ?

La figura di Ettore Giovannini è ancora oggi poco nota. All’anagrafe del Comune di Modena risulta nato nel 1894. Un’indicazione scoperta sul verso di un suo disegno lo ricorda come pittore ritrattista morto a Venezia, mentre altre fonti lo identificano come critico d’arte, musicale, teatrale e cinematografico attivo nella sua città natale. L’unico dato biografico certo è relativo alla sua formazione artistica, compiuta presso il Regio Istituto di Belle Arti in Modena dal 1911 al 1916 (Archivio di Stato di Modena, Fondo Istituto d’Arte A.Venturi, b. 179 n. 19, 1911-12; n. 5, 1912-13; n. 12, 1913-14; n. 5, 1914-15; n. 13, 1915-16).
Come pittore e disegnatore espone regolarmente alle Triennali d’Arte indette dalla Società d’Incoraggiamento per gli Artisti della Provincia di Modena dal 1924 al 1933 e alle mostre organizzate dall’Associazione ‘Famiglia degli Artisti’ (Mostra d’Autunno-Inverno, 1922; III Mostra Primaverile d’Arte, 1925; Mostra Primaverile d’Arte, 1929). Nel 1928 partecipa alla I Esposizione d’arte del Sindacato Fascista Artisti di Modena e nel 1930 espone alla XXV Annuale della Croce verde.
Il linguaggio adottato dall’artista è altamente decorativo, di orientamento squisitamente Déco, modellato sugli esempi di Alberto Martini, ma anche su quelli più raffinati di un Erté (si veda ad esempio Cecilia del 1922). A questo stesso indirizzo di gusto appartengono anche alcuni disegni riferibili allo stesso periodo come, ad esempio, Adele Borsari (1925) e Al capitanun (1925) dove si può facilmente rilevare quello stile ‘sofisticato’, altamente sintetico, basato sul ‘compromesso’ fra le tendenze espressioniste-primitiviste e quelle avanguardiste del secondo Futurismo in cui si esprime appunto l’Art Déco nostrano. Un altro momento rilevante della sua carriera è legato alla partecipazione a riviste satiriche. Tra le collaborazioni più importanti sono soprattutto da segnalare quella con il ‘Gatto Bigio’ (1921-1923 e poi 1925), la rivista in cui operavano anche Mario Vellani Marchi e Casimiro Jodi. Insieme a questi ultimi Giovannini si trova spesso a lavorare anche su altre testate. Con Vellani Marchi, per esempio, l’artista lavora a ‘Cavalli e non’ (1920) realizzando una serie di caricature, e più avanti, nel 1924, nella redazione di ‘Bonissima’. Sempre nel 1924 Giovannini lavora a fianco di Jodi alla testata Goliardia a noi e due anni più tardi in ‘La preda ringadora’ (1926). Del 1927 è l’apparizione di Giovannini sul periodico umoristico modenese, ‘I misteri dell’oceano svelati’, in cui l’artista mette in caricatura numerosi personaggi della città. Infine è da ricordare la sua collaborazione anche con ‘La Settimana Modenese’ (1930), rivista che aveva come animatore principale Mario Molinari.
Nel 1950 alcuni amici gli organizzano una mostra personale nella sua città natale. In quest’occasione vengono esposti pochi lavori, soprattutto disegni a china e pastelli (Visione di Venezia S. Giorgio, Le gondole, Le rose gialle, Artista di teatro, Eva).

Riferimenti bibliografici: All’Istituto di Belle Arti…1913; La Mostra d’Autunno-Inverno…1922; G. 1922; Mevio 1929; E.P., 1934; Al Cucù…1950; Bellei – Pecoraro 1996; Piccinini – Stefani 2007.

(Giuseppe Virelli, 2008)