GUERZONI FRANCO

Modena, 1948

Franco Guerzoni è nato il 1 gennaio del 1948 a Modena, dove vive e lavora. Si diploma presso l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi della sua città e, successivamente, s’iscrive all’Accademia d’Arte di Bologna.
Fin dai primissimi anni settanta si dedica all’uso del mezzo fotografico in un contesto di forte influenza concettuale e di scambio d’idee con giovani artisti modenesi quali Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Giuliano Della Casa, Carlo Cremaschi e Luigi Ghirri. Esordisce nel 1971 presentando sue opere alle collettive Pensiero e oggetto (Galleria Flori di Firenze, a cura di Adriano Spatola) e Ouverture (Galleria 2000 di Bologna, a cura di Adriano Malavasi). L’anno successivo è presente alla mostra Misura allestita al Palazzo dei Diamanti di Ferrara (ancora a cura di Spatola). S’interessa in modo particolare al mondo dell’archeologia e ai diversi modi di stratificazione culturale. Appartengono a questo periodo Archeologia, la prima mostra personale di Guerzoni curata da Renato Barilli a Bologna nel ’73, Blow-up. I viaggi di Gulliver nel regno della percezione, collettiva milanese del ’76 sempre a cura di Barilli e Foto-grafia, collettiva romana del ’77 a cura di Arturo Carlo Quintavalle.
Nel frattempo espone a Brescia (Dentro l’immagine, 1975), Milano (Dentro l’immagine 1976; Esplicita 1977; La sequenza 1978), Torino (Il quadro nel quadro 1977), Modena (Aspetti dell’evoluzione artistica nel XX secolo 1975; Dentro e fuor di metafora 1977), Bologna (Ipotesi sulla forma 1978; Metafisica del quotidiano 1978; Arte e dintorni 1981), Firenze (Marta e Maria 1977; VI Biennale Internazionale della Grafica d’Arte 1978; Usophoto 1980), Livorno (Arte – storia dell’arte 1978), Napoli (Il tesoro di Begram o la villa del collezionista 1978) e Bari (Ipotesi 80 1977).
Negli stessi anni si dedica al libro d’artista, elaborando libri-opera che affrontano il tema del viaggio, della riproduzione dell’immagine e delle sue molteplici letture in collaborazione con altri artisti, critici e letterati quali Franco Vaccari, Luigi Ghiri, Emilio Mattioli, Sebastiano Vassalli, Adriano Spatola, Adriano Altamira, Adriano Malavasi e Flaminio Gualdoni.
Negli anni ottanta l’artista compie una svolta che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi opere pittoriche a parete, ‘carte’ in gesso che indagano l’idea di una geografia immaginaria. Sono di questo periodo le opere presenti alla collettiva milanese Cosa fanno oggi i concettuali?, allestita alla Rotonda della Besana nel’86 (ancora una volta a cura di Renato Barilli) e alla mostra personale curata da Paolo Fossati nell’87 alla Galleria civica di Modena.
Intanto Guerzoni continua la sua indagine personale sul tema dell’archeologia, dedicandosi all’esecuzione di grandi cicli di opere in cui l’uso dei gessi, dei pigmenti e delle polveri colorate riecheggiano le patine dei reperti antichi (Archeologia della notte, a cura di Walter Guadagnini, Ancona e Ravenna 1989; Decorazioni e rovine, sala personale alla Biennale di Venezia del 1990; Franco Guerzoni, a cura di Pier Giovanni Castagnoli, Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna 1994). In questo ambito di ricerche s’inserisce anche il lavoro intitolato Pompei/Bombay (2001) che, attraverso i toni arancioni dell’oriente e degli azzurri degli affreschi romani, mette in rilievo le profonde affinità esistenti tra due culture apparentemente così lontane.
Un’ampia retrospettiva dell’artista, con testimonianze di trent’anni di ricerca, è stata organizzata da Paola Jori nel 1996 in occasione della mostra personale tenutasi presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, mentre è del dicembre 1999 a Palazzo Massari di Ferrara la personale Orienti curata da Pier Giovanni Castagnoli.
Nel 2002 ancora due personali: Coniugazioni (a cura di M. Bertoni e J. Draganovic, Ettersburg Schloss, Weimar) e Mandala (a cura di A.C. Quintavalle, Festival della Filosofia, Sassuolo). Nello stesso anno è presente a Miami all’evento Uncommon Denominator (River Studio), mentre nel 2003 Guadagnini cura la sua personale a Basilea (Galerie Carzaniga + Uecker) e Fabrizio D’Amico quella di Bologna (Motivi vaganti, Studio G7).
Nel 2004 presenta Sipari a Palazzo Forti di Verona (curata da D’Amico e Giorgio Cortenova), Bianca e Volta alla Casa dell’Ariosto a Reggio Emilia (a cura sempre di D’Amico), e ancora a Reggio Emilia l’installazione Pitture Volanti (a cura di Pier Giovanni Castagnoli).
Sono invece del 2005 l’installazione Pagine Furiose realizzata all’Istituto Italo Francese di Bologna e la mostra Nero Fumo alla galleria Spirale Arte di Milano (presentazione di Alberto Fiz).
Nel 2006 dieci opere di Guerzoni vengono acquisite dalla GAM di Torino (presentazione di Pier Giovanni Castagnoli). Espone a Reggio Emilia (Nero), alla XII Biennale d’Arte Sacra Contemporanea (Museo Stauros, Isola del Gran Sasso), a Verona (Dialogo sulla pittura) e a Reggio Emilia (Foto-Grafia).
Nel 2007 l’artista è invitato a Genova alla collettiva Linee all’orizzonte, curata da Maurizio Sciaccaluga nelle sedi del Polo Museale di Nervi. Dello stesso anno le personali Antichi tracciati alle Scuderie di Palazzo Moroni a Padova (a cura di Annamaria Sandoni), Ritrovamenti a Pompei alla galleria Spirale Arte a Pietrasanta e Paesaggi in polvere a Fotografia Italiana a Milano (a cura di Fabio Castelli).

Riferimenti bibliografici: Spatola 1971; Malavasi 1971; Spatola 1972; Barilli 1973; Fossati 1973; Barilli 1976; Quintavalle 1977; Poli 1984; Barilli 1986; Fossati 1987; Guadagnini 1989; Gualdoni-Corgnati 1990; Guadagnini 1992; Quintavalle 1994; Jori 1996; Guadagnini 1997; Castagnoli 1999; Castagnoli – Bizzarri 2004; Fiz 2005; Volpato – Augé 2006; Sandonà – Galimberti 2007.

(Giuseppe Virelli, 2008)