GUERZONI GIOVANNI

Solara di Bomporto (Modena), 1876 – San Remo (Imperia), 1948

Registrato all’anagrafe di Bomporto come Giovanni Battista Guerzoni e dai familiari chiamato “Giannetto”, come lui stesso era solito firmarsi nella corrispondenza ai propri cari, è il secondo di tre figli avuti dal padre Gaetano con la seconda moglie Carlotta Bisi. Emigrato da Stuffione in Argentina tra il 1889 e il 1893 insieme al pittore modenese Geminiano Levoni, una volta tornato in patria Giovanni Guerzoni affianca Andrea Becchi, pittore e noto decoratore di interni, realizzando affreschi a Correggio.Dal 1894 al 1897 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, allievo di Giovanni Bedini, per poi trasferirsi a Milano, dove vi erano maggiori possibilità lavorative rispetto alla provincia emiliana, aprendo uno studio che sarà attivo dal 1897 al 1920. Giovanni Guerzoni, coniugato con Virginia Fantuzzi, ha avuto tre figli: Aldo, Guido e Mario, a sua volta pittore. L’artista si fece conoscere in Italia e all’estero per le sue tempere e i suoi pastelli spesso raffiguranti donne (a figura intera o in primo piano), bambini o amorini, che trovarono un largo utilizzo sia nella pubblicità industriale che – riprodotti tipograficamente – in un vasto numero di cartoline illustrate. È da notare come le pose dei suoi soggetti risentano particolarmente del coevo gusto fotografico, richiamando in molti casi le tipiche “pose da studio”. Tra le cartoline tratte da sue opere ve ne sono anche altre con vedute di monumenti di città quali Milano, Torino o di paesi come Montecatini. Guerzoni si specializzò inoltre nelle raffigurazioni di soggetti floreali e paesaggi eseguiti ad olio, pastello e gessetto. “La sua arte”, nota Comanducci, “conservando un’impronta personale per eleganza di forma e per naturalezza di colorito, continua le belle tradizioni della pittura emiliana”. In sintonia con il gusto del periodo, diffuso anche nella grafica e nell’illustrazione pubblicitaria, Guerzoni è un artista che si muove alla ricerca di una bellezza ideale: la linea sinuosa e le forme morbide di derivazione Liberty, una gamma cromatica composta e raffinata, la grazia armoniosa, sensuale ed evocativa, si ritrovano nelle composizioni floreali e nelle raffigurazioni di bambini e di giovani donne. Utilizza spesso colori solari (che rimandano alle stampe cromolitografiche diffuse in quegli stessi anni) e gioca con gli effetti di luce ed ombra, soprattutto nei dipinti dal soggetto naturale come mare, nubi, paesaggi costieri. Tali caratteristiche sono poi ravvisabili nelle Figure allegoriche, databili ad inizio Novecento presenti all’interno della Raccolta Assicoop Modena – Unipol assieme al dipinto Dama in maschera in cui, a differenza delle prime, se non da un punto di vista prettamente compositivo, stilisticamente presenta una pennellata più pastosa e una gamma cromatica meno luminosa. Guerzoni appare dunque legare la sua produzione ad un modello di ideale giovinezza. La “bella composizione” o il “bel viso” che l’artista realizza, influenzato dall’illustrazione Liberty universalmente diffusa e dalla cartellonistica, tende tuttavia a stereotiparsi, divenendo icona di una società – sono gli anni della Belle Epoque – in cui inizia ad imporsi sempre più la forza dell’immagine riprodotta in serie. Tra le sue opere ricordiamo: Madonna della pace; Ritratto della signorina T.A. ; Siesta, sogno e bambola; Risveglio. Meritano anche di essere ricordati i pastelli Cenerentola; La bomboletta e numerosi Fiori.

Riferimenti bibliografici: Comanducci 1962; Silingardi – Barbieri 1996, vol. 10, p.96.

(Stefano Bulgarelli, 2008)