PISA ALBERTO

Ferrara, 1864 – Firenze, 1930

Alberto Pisa nacque a Ferrara il 19 Marzo 1864. Studiò nella sua città con Girolamo Domenichini alla Civica Scuola d’Arte di Palazzo dei Diamanti e si trasferì poi a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Pisa si affermò nell’ambiente artistico della città toscana eseguendo bozzetti di paesaggio a olio in piccolo formato, secondo la nota tipologia di grande successo commerciale.

Dopo un soggiorno di pochi mesi a Parigi, nel 1886 si stabilì a Londra, dove visse per oltre trent’anni con la moglie dipingendo vedute della città ad acquerello.
Dall’Inghilterra inviava alle esposizioni in Italia vedute di Londra come Il ponte di Charing Cross, presentato nel 1901 alla Biennale di Venezia. Il dipinto a olio è ora esposto a Ferrara nel Museo dell’Ottocento. Come è stato rilevato, in questa tela Pisa supera i limiti del pittoresco e della narrazione topografica della città, cogliendo i valori atmosferici, la luminosità soffocata nei vapori fumosi della nebbia londinese.
Lavorò come illustratore fornendo le vedute ad acquerello per le tavole a colori dei volumi Rome di M.A.R. Tuker and H. Malleson (Londra Adam & Charles Black, 1905), Pompei di W.M. Mackenzey (Londra A. & C. Black, 1910); Sicily di Spencer C. Musson (Londra, Adam & Charles Black, 1911).
All’inizio degli anni Venti rientrò in Italia stabilendosi con la moglie a Firenze, dove nel 1927 espose a Palazzo Pitti nell’ambito della Ottantesima Esposizione nazionale della Società Fiorentina delle Belle Arti. Tra il 1929 e il 1930 lavorò per l’editore Salani progettando la copertina del romanzo Il vicolo del funaio di D. Warwick e dei libri della collana “Biblioteca delle signorine”: Brigida di B. Bernage, L’ora che passa di Louis de Romeuf, La sorgente incantata di J. De La Brète.
Il direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Crema, che nel 1922 aveva ospitato una esposizione di opere di Pisa, gli commissionò il corredo illustrativo del suo libro Ferrara armoniosa. Il volume rimase inedito per la morte dell’autore, avvenuta nel 1928, ma i diciotto acquerelli eseguiti da Pisa per illustrare l’opera furono donati al Comune di Ferrara e oggi sono conservati nel Museo dell’Ottocento
La Galleria d’Arte Moderna di Firenze conserva il dipinto Fanciulla distesa, Marianne.
Alberto Pisa Morì a Firenze nel 1930.

Riferimenti bibliografici: Comanducci 1962, v. 3 pp. 1458-1459; Marini 1975; Scardino 1984, pp. 104-105 n. 44; Ottocento… 2012, p. 377; Da Boldini a De Pisis… 2013, pp. 50, 57, 127 n. 35; Ottocento… 2013, p. 425.

(Elisa Montecchi, 2016)