REGGIANINI GIOVANNI

Modena, 1882(?) – 1942(?)

Poco si conosce della vita di Giovanni Reggianini, a partire delle date di nascita e di morte presenti all’anagrafe di Modena, sulle quali rimane il dubbio che si tratti di omonimia. Non si conosce a tutt’oggi nemmeno quale fosse la sua principale attività oltre a quella di caricaturista, limitata quest’ultima occupazione all’illustrazione grafico-satirica all’interno di alcune riviste cittadine.
Limitandoci dunque alla produzione umoristico-caricaturale, suoi lavori compaiono nel 1922 sulle pagine di ‘Adunata’, la rivista del corso allievi ufficiali di complemento del IV corpo armato. Reggianini, unico autore, firma le sue illustrazioni per esteso e in corsivo: ‘G. Reggianini’ (più rara è invece la forma accorciata ‘G. Re.’). Già da questi lavori emerge quanto sarà tipico del suo stile: un segno di contorno marcato e una predilezione analitica per le figure.
Sulle pagine de ‘Il gatto bigio’ del 1923 e del 1925 le sue caricature rendono invece evidente una mutazione di stile attraverso una sintesi grafica, in sintonia con lo spirito del giornale, in cui prevaleva il linguaggio essenziale di Mario Vellani Marchi. Nel 1924, all’interno della rivista del GUF modenese ‘Goliardi a noi!’, escono diversi ritratti satirici di Reggianini oltre a quelli di Ettore Giovannini e Casimiro Jodi. Nello stesso anno fa parte della redazione de ‘La bonissima espressione di vita della famiglia degli artisti’, eseguendo assieme a Tino Pelloni caricature di partecipanti ai circoli artistici e ricreativi cittadini.
Nel 1926, in occasione dell’uscita del giornale ‘La preda ringadora’, compare tra i collaboratori.
Merita di essere osservato che Reggianini, almeno per un certo periodo, tende a ritagliarsi un suo spazio nel campo dell’illustrazione sportiva locale. Nel maggio del 1928 escono, per conto dell’Unione Ciclistica Modenese, i giornali ‘Giro d’Italia’ (fatto stampare in occasione dell’arrivo in città della corsa) e ‘Annuncio Sportivo’, apparso come numero unico. Per entrambi, Giovanni Reggianini esegue un ricco repertorio di vignette satiriche. Lo stesso disegno Chiergato pilotta dell’Isotta Fraschini, realizzato a matita grassa e inchiostro su carta, presente all’interno della Raccolta Assicoop Modena Unipol, venne con molta probabilità eseguito dall’artista per una rivista di carattere sportivo. Ancora nel 1928 è attivo sul giornale ‘Il Canarino’. Il 1929 è l’anno della rivista del GUF ‘Spaviredi sâtta la Ghirlandeina’, dove i suoi ritratti caricaturali si affiancano alle vignette di Mario Molinari. Due anni dopo, nel 1931, in seguito al passaggio dello stesso Molinari a ‘La settimana modenese’, Reggianini lo sostituisce assieme a Tino Pelloni ed altri sulle pagine della ‘Gazzetta della domenica’.
I documenti anagrafici del Comune di Modena segnalano la morte di Giovanni Reggianini in data 22 aprile 1942.

Riferimenti bibliografici: Bellei – Pecoraro 1996; Piccinini – Stefani 2007.

(Stefano Bulgarelli, 2008)