REGGIANINI VITTORIO

Modena, 1858 – Roma, 1938

Vittorio Reggianini nasce a Modena il 18 aprile del 1858 (Modena, Archivio Storico del Comune, registro nati 1858, atto n. 867).
Frequenta l’Istituto di Belle Arti, dove ha per docenti Antonio Simonazzi (Pittura), Giuseppe Goldoni (Disegno), Giovanni Cappelli (Scultura), Prospero Sassi (Modellato) e Gioacchino Sereni (Studio anatomico). Appena diciottenne, nel 1876, espone alla IV Esposizione Triennale della R. Accademia modenese di Belle arti promossa dalla Società d’Incoraggiamento per gli artisti della provincia di Modena.
L’artista parteciperà poi a diverse successive edizioni della Triennale: 1878 (quadretto di genere dipinto ad olio raffigurante una natura morta con frutta); 1881 (piccoli dipinti di soggetto pompeiano); 1884; 1901 (Madonna col Bambino; Cuore in lotta, quest’ultimo acquistato dalla Società d’Incoraggiamento per l’allora ragguardevole somma di mille lire). Nel 1880 si presenta al concorso di pittura per il Pensionato Poletti, ma la sua opera viene scartata (Modena, Archivio Storico del Comune, atti di amministrazione, anno 1880, b. 948, eredità Poletti). Ritenta il concorso quattro anni più tardi e questa volta vince il secondo premio con l’opera Sassolo de’ Sassoli svela al padre Manfredino de’ Sassoli, vicario di Azzo d’Este, la congiura per sottrarre Modena alla signoria degli Estensi- Anno 1306, oggi esposta in Palazzo Comunale (Modena, Archivio Storico del Comune, atti di amministrazione, anno 1884, b. 10, eredità Poletti). Questa tela è da ricondursi all’interno della tradizione del cosiddetto “verismo storico” alla Morelli, con precisa resa dei dettagli e ricostruzione fedele dei costumi storici riguardanti il soggetto. Grazie al pensionato, l’artista si trasferisce nel maggio del 1885 a Firenze per perfezionarsi. Nel capoluogo toscano si dedica principalmente alla realizzazione di quadri di costume dall’ambientazione di richiamo allo stile Impero e di scenette di genere aneddotico per lo più di sapore neosettecentesco, caratterizzate da scene galanti e mondane, diventate all’epoca molto di moda in tutta Europa sulla scia di Fortuny e Meissonier. Non mancano tuttavia nel repertorio di Reggianini anche altri soggetti, come quelli riferiti a temi legati al genere “rustico”, a quello “antichizzante” o, ancora, a quello religioso; ne sono testimonianza una serie di opere importanti quali Corteggiatore, Figura femminile in un interno romano e Tristis Mater nata presaga finis (Madonna col Bambino), quest’ultimo presentato nel 1900 a Firenze al Concorso Alinari. A determinare la fortuna dell’artista modenese contribuì in modo determinante il mercante antiquario Pisani di Firenze il quale, grazie ai suoi contatti commerciali sia in Italia che all’estero, cominciò a far conoscere le sue opere in tutto il vecchio continente, soprattutto in Germania, dove furono particolarmente apprezzate (opere di Reggianini sono oggi conservate al Museo di Mainz). Nonostante la maggior parte dell’attività svolta dall’artista sia riconducibile all’ambito fiorentino, non mancano legami da parte di quest’ultimo con la sua città di origine. Dal 1882 al 1883, infatti, si dedica all’attività d’incisione, realizzando una serie di riproduzioni di opere d’arte per la La R. Galleria Estense pubblicata da Adolfo Venturi. Due anni più tardi viene premiato all’Esposizione Industriale Agricola di Modena e nel 1897 espone all’Istituto di Belle Arti il quadro intitolato Lettura interrotta, un’opera molto apprezzata, venduta ad un collezionista di Monaco di Baviera. Nel 1902 partecipa all’esposizione e vendita di lavori d’arte a beneficio dell’Asilo Infantile “Umberto I” e dell’Istituto dei rachitici e prende parte all’Esposizione di saggi didattici all’Istituto di Belle Arti. Infine risulterà presente due volte alle iniziative modenesi dell’Esposizione artistica pro Croce Verde, una prima volta nel 1910, una seconda nel 1930.
Nel 1932 si trasferisce a Roma. Muore nella capitale il 20 gennaio del 1938.

Riferimenti bibliografici: Un’opera d’arte…1897; Oberziner, Il nuovo quadro…1897; Oberziner, Ancora a proposito…1897; Miotti 1901; Jack 1901; Martinozzi 1903; L’inaugurazione…1910; Thieme – Becker 1934; Comanducci 1962; Bénézit 1976; Martinelli Braglia 1981; Frigieri Leonelli 1986; Tassi 1986; Martinelli Braglia in Guandalini 1990; Martinelli Braglia, Le arti figurative…1990; Martinelli Braglia (scheda) in Castelnuovo 1991; Martinelli Braglia 1998; Martinelli Braglia – Rossi 2004; Barbolini Ferrari – Garuti 2005.

(Giuseppe Virelli, 2008)