Modena, 1871 – Bologna, 1954
Umberto Tirelli nasce a Modena il 22 febbraio del 1871 (Modena, Archivio Storico del Comune, registro nati 1871, atto n. 304). La sua attività artistica si svolge interamente nel campo della satira, sia attraverso caricature realizzate per illustrare le riviste umoristiche più importanti dell’epoca sia in teatro con i burattini. La sua formazione scolastica avviene nel Liceo San Carlo di Modena. Nel 1899 Tirelli partecipa alla costituzione dell’Accademia del Fiasco, il gruppo composto dai più importanti artisti e letterati della Modena di allora, per la quale è chiamato a organizzare feste, banchetti e spettacoli..
Come disegnatore satirico Tirelli fu il più importante di tutti quelli della sua generazione, facendo di questa attività la sua principale occupazione. Tra i primi lavori noti dell’artista si posso ricordare i ‘pupazzetti’ apparsi sul numero unico della rivista “L’è un pistulott”, uscito a Rubiera nel 1892. L’inizio della sua attività professionale nel campo dell’illustrazione umoristica inizia però nel 1896 quando, sotto lo pseudonimo di “Carlinus”, firma le illustrazioni per la strenna natalizia del foglio satirico “Il Marchese Colombi”, fondato da Alfredo Testoni nel 1893 e organo ufficiale della già menzionata Accademia del Fiasco. Oltre a fornire caricature e vignette per il giornale di Testoni, Tirelli collabora anche ad altre riviste satiriche modenesi di quegli anni come, ad esempio, “La sciarpa d’Iride” (1897), “La Bertuchéna” (1900), “Il Cotone Fulminante” (1900), di cui è direttore artistico, “La Damigiana” (1901), “Il Navicello” (1910), “Al Campanon (ocio al bacioch!…)” (1912), “Cavalli e non …” (1920). L’impresa più importante di Tirelli nel settore dell’illustrazione di riviste rimane tuttavia “Il Duca Borso”, il più popolare giornale satirico-umoristico modenese, fondato da Tirelli stesso e dall’editore Angelo Fortunato Formiggini nel 1900. Questo settimanale presentava una veste grafica innovativa, sia per la presenza di tavole a colori di grande formato, sia per l’originale tipo di impaginazione. La collaborazione di Tirelli al “Duca Borso” si concluse nel 1908, quando l’artista si trasferì a Bologna. Qui entrò subito in contatto con l’ambiente delle riviste satiriche locali quali “Il Fittone” (1909), “Il Punto” (1913) e “Il Giornale delle Beffe” dove lavora a fianco di Augusto Majani. Nel frattempo Tirelli continuò a collaborare con Formiggini per la collana “I Classici del ridere”. Il suo lavoro più noto con l’amico editore fu l’album I protagonisti (1917), vincitore nel 1918 del primo premio al “Concorso Internazionale di Caricatura” di Londra. A partire dagli anni venti Tirelli si dedicò all’altra sua grande passione, il teatro dei burattini. Nel 1922, infatti, l’artista fondò il Teatro delle teste di legno, un caso unico in quest’ambito. Lo stesso Tirelli infatti si occupava personalmente dei testi, delle scenografie e della realizzazione dei burattini (oltre cento pezzi) raffiguranti, in maniera come al solito ‘caricata’, personaggi d’invenzione propria o tratti dalla commedia dell’arte e dalla vita reale (politici, letterati, attori). Tirelli muore a Bologna il 2 agosto del 1954.
Riferimenti bibliografici: Un umorista svelato…1918; Il Teatro…1923; Rabetti 1936; Petrucci 1954; Cervellati 1964; Gec (Enrico Gianeri), Umberto Tirelli…1967; Gec (Enrico Gianeri), Storia…1967; Cristofori 1973; Bergonzini – Maletti – Zagaglia 1980; Frigieri Leonelli 1986; Pallottino 1988; Umberto Tirelli…1989; – Barilli – Borgogelli 1990; Fanelli – Godoli 1990; Bellei – Pecoraro 1996; Piccinini – Stefani 2007.
(Giuseppe Virelli, 2008)