VANZETTI ALFREDO

Mossano (Vicenza), 1885 – Modena, 1973

Alfredo Vanzetti nasce a Mossano, nella provincia vicentina, il 13 novembre 1885. Tra 1892 e 1893 frequenta a Vicenza i corsi serali presso l’Accademia Olimpica e, trasferitosi a Monaco di Baviera, la Kunstgewerberschule, avendo come compagno di studi lo scultore Arturo Martini. L’esperienza tedesca segna profondamente Vanzetti che ha l’opportunità di entrare in contatto con l’espressionismo di Nolde e di studiare le opere di Kirchner e Kokoschka. Vanzetti si stabilisce a Modena per motivi lavorativi nel 1920.
Nel 1948 riprende l’attività pittorica precocemente abbandonata, anche per cercare di attenuare il dolore provocato dalla recente e repentina perdita dell’unico figlio, morto durante una escursione alpinistica. Vanzetti riprende dunque l’attività artistica alla soglia dei sessantatré anni: per venticinque anni porta avanti la propria ricerca artistica in modo assiduo e costante, prendendo parte a un numero considerevole di mostre nazionali e internazionali, alternando collettive e personali. Nel 1950 è presente alla XXV Biennale di Venezia con l’olio Adolescente; nel frangente veneziano ha l’occasione di conoscere Mino Maccari, le cui forme, a tratti, sembrano riaffiorare nei dipinti di Vanzetti. L’artista si dimostra attento osservatore e ammiratore anche dell’opera di Vespignani. Numerose sono le presenze a premi e concorsi: partecipa ripetutamente al Premio Golfo della Spezia, al Premio Michetti di Francavilla a Mare, al Premio Cremona, all’Esposizione Nazionale di Torino; nel 1961 espone alla IV Biennale di Arte Sacra contemporanea di Bologna; nel 1970 è presente alla Rassegna Internazionale d’arte di Roma e l’anno successivo alla Seconda Rassegna Internazionale Primavera di Roma e Madrid. Nel 1972 partecipa alla rassegna Roma-Atene-Genova e alcune opere sono presenti alla Mostra Nazionale all’Accademia Tiberina di Roma per l’anno santo 1975. Vanzetti è assiduo frequentatore della Saletta degli Amici dell’Arte di Modena, presso la quale tiene quattro mostre personali: nel 1950, nel 1955, nel 1958 e nel 1971. Gli Amici dell’arte tributano un caro saluto all’amico scomparso con una mostra postuma nel 1978. I temi maggiormente affrontati da Vanzetti spaziano dalla natura morta al paesaggio, alla figura umana, ma non con intento ritrattistico. Lo stile, estremamente personale, alterna accenti di arcaismo formale, quasi metafisico, a suggestioni oniriche, e si caratterizza per la pennellata ampia e corposa e per la presenza della marcata e scura linea di contorno. Le opere di Vanzetti sembrano restituire il ricordo di un animo colto, attento alle suggestioni e indagatore. Alfredo Vanzetti muore a Modena all’inizio dell’autunno 1973.

Riferimenti bibliografici: Bertocchi 1950; Bergonzoni 1955; Vinto dal prof. Annovi, 18 settembre1956; Alfredo Vanzetti, 8 febbraio 1958; Personale di Vanzetti, 15 gennaio 1960; Nella chiesa di San Giovanni, 10 novembre 1961; L. R., La mostra, 20 dicembre 1964; A Serramazzoni, 12 marzo 1965; Melli 1971; Bergonzoni 1976; Martinelli Braglia 1997, pp. 175-175.

(Elisa Bellesia, 2010)