1888-1969
Ferruccio frequenta l’Istituto di Belle Arti dal 1903 al 1909 (ASMo, IAV, b. 178). Tra il 1915 e il 1925 è documentato tra i giovani artisti che fruiscono del Pensionato Poletti, la borsa di studio assegnata dietro concorso, che permetteva di perfezionare gli studi nelle accademie di Roma o Firenze. (Modena, Archivio Storico del Comune, Atti di amministrazione, 1920, b. 914, Eredità Poletti; 1921, b. 953; 1925, b. 1092). Sulla “Gazzetta dell’Emilia” dell’aprile 1915 si annuncia un’imminente esposizione di un saggio di architettura, il rilievo del Tempio di Antonino e Faustina eseguito da Venturelli che esporrà ancora un saggio di Pensionato nel luglio 1923.
Nel 1922 partecipa alla prima mostra dell’associazione Famiglia degli Artisti e l’anno successivo, con il bozzetto Patria eseguito in coppia con lo scultore Alfredo Gualdi, vince il secondo premio al concorso indetto dalla città di Crevalcore per l’esecuzione di un Monumento ai Caduti. Dall’inizio degli anni Venti collabora come illustratore, vignettista e caricaturista a numerosi fogli umoristici cittadini, tra cui “La Bolletta” il giornale dell’associazione studenti universitari che esce irregolarmente tra il 1921 e il 1926. Nel 1923 con Mario Vellani Marchi, Augusto Zoboli, Evaristo Cappelli, Giovanni Forghieri e Tino Pelloni illustra il numero unico del periodico “Carnevale”; nel 1924 collabora a “Goliardi a noi!”, la rivista del Gruppo Universitario Fascista, poi il 15 marzo 1925 una sua vignetta compare in prima pagina sul numero unico de “Il Marchese Colombi”. Diventa presto specialista nella vignetta di argomento sportivo. Nella Raccolta Assicoop con il foglio Caricature dello Sport vediamo un esempio della sua vasta produzione, tra cui occorre ricordare anche la caricatura con Enzo Ferrari alla guida di un’automobile nel 1924 sul primo numero di “La Bonissima”, la rivista dell’associazione Famiglia degli Artisti. Esegue caricature che si prendono gioco di calciatori e tifosi per il numero unico de “Il Canarino”, il giornale stampato a Modena, in occasione della partita Modena-Bologna dell’8 gennaio
1928. Venturelli firma anche numerose illustrazioni satiriche su argomenti di costume e caricature dei personaggi più noti della società cittadina pubblicate sul popolare periodico illustrato “La Settimana Modenese” che usciva nella prima metà degli anni Trenta. La carriera didattica ha inizio nel 1921 sulla cattedra di Disegno costruttivo alla Scuola d’Arte per Operai “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia. Dal 1936 al 1959 insegna Disegno architettonico presso l’Istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena. Dal 1932 è Accademico Residente dell’Accademia di Belle Arti di Modena e siede nelle commissioni giudicatrici del concorso per il Pensionato Poletti fino al 1942 (Modena, Archivio Storico del Comune, Atti di amministrazione 1932, b. 1348, Eredità Poletti; 1938, b. 1559; 1940, b. 1636; 1940, b. 1636; 1942, b. 1714). Muore a Modena nel 1966.
Riferimenti bibliografici: Nuovi insegnanti 1910; Esposizione dei saggi…1915; La I mostra d’arte…1922; Mostra dei saggi… 1923; Artisti modenesi…1923; R. Accademia… 1932; Barbieri 1982, p. 472; Bellei, Pecoraro 1996, pp. 99-100, 102-104, 107, 111-112, 117.
(Elisa Montecchi, 2013)