Note di restauro. “Ritratto di Vecchio”. Nel dipinto di Bellei Ritratto di Vecchio, una vernice ingiallita e polvere di deposito offuscavano il dipinto, lasciando comunque intravvedere alcune abrasioni della pellicola pittorica e alcune ridipinture. La rimozione della vernice ha consentito un’analisi più approfondita dell’opera che, particolarmente interessante per la crudezza del tratto e la spontaneità della pennellata, risultava penalizzata esteticamente da una pulitura troppo spinta e da una reintegrazione cromatica errata. L’uso di un solvente improprio aveva prodotto abrasioni in varie zone della pellicola pittorica asportando la parte più superficiale del colore, rendendo così meno intensa la pennellata. Alcune parti che l’artista aveva trattato velocemente, sfiorando solo la tela con il colore, erano inoltre state lette come abrasioni e perciò ridipinte pesantemente. La rimozione delle ridipinture e la cauta reintegrazione cromatica delle abrasioni hanno almeno in parte restituito all’opera un equilibrio cromatico e materico, rendendo così per essa possibile, pure nel rispetto della sua storia, una più corretta lettura.
(Cristina Verbini e Maria Giovanna Luppi. 2013)