RUINI UMBERTO

Scena di genere con veduta di Saliceto Panaro di Umberto Ruini: note di restauro (2013)

Il dipinto “Veduta di Saliceto Panaro“, velato da polvere di deposito e modificato nella sua cromia dalla vernice ingiallita, presentava cadute della pellicola pittorica di piccole dimensioni e sembrava discretamente conservato.
L’esame preliminare all’intervento ha tuttavia rivelato la presenza di numerosi sollevamenti del colore e quindi l’esistenza di seri problemi di adesione-coesione degli strati pittorici. Il restauro pertanto, con la finalità primaria del consolidamento, è risultato atto dovuto e indispensabile per la salvaguardia dell’opera. Il prodotto utilizzato è un copolimero termoplastico che possiede ottime caratteristiche di elasticità, durata e trasparenza ed è compatibile con i materiali costitutivi dei dipinti. Dopo la rimozione della vernice e lo smontaggio della tela dal telaio, il consolidante è stato steso uniformemente sul retro del dipinto e successivamente attivato sotto vuoto a 65° C, poi raffreddato sempre sotto vuoto; in questo modo ha impregnato tela, strati preparatori e pittorici restituendo loro adesione e coesione. L’intervento ha inoltre migliorato la conservabilità dell’opera nel tempo, per le caratteristiche di elasticità, debole igroscopicità e inattaccabilità da parte di microorganismi che ha conferito al dipinto. Occorre infatti ricordare che l’intervento del restauratore, spesso reso urgente e necessario nella vita dell’opera d’arte da un traumatico problema di degrado, è da considerare all’interno di un ambito più vasto, che è quello della conservazione.

(Cristina Verbini e Maria Giovanna Luppi, 2013)